Sinite Parvulos…dal 1944
Roma | San Giovanni
Lo studio luoghiCOMUNI firma il progetto di rifunzionalizzazione della storica Sinite Parvulos, punto di riferimento per parrocchie e oratori romani, con un intervento che unisce misura architettonica e rispetto della missione ecclesiale.
Nel cuore pulsante della Roma ecclesiastica, all’interno del Palazzo Lateranense sede del Vicariato di Roma, trova spazio la Sinite Parvulos: una realtà storica fondata nel 1944 da Arnaldo Canepa, nata per offrire alle parrocchie strumenti pratici per l’allestimento degli oratori, la dotazione di attrezzature, sussidi educativi e oggetti liturgici.
A ottant’anni dalla sua fondazione, la Sinite Parvulos ha affrontato un importante intervento di adeguamento e rinnovamento architettonico, affidato allo studio luoghiCOMUNI, che ha saputo interpretare con intelligenza e sobrietà la necessità di uno spazio nuovo, rispettoso della tradizione e capace di servire le esigenze contemporanee della pastorale.
Un progetto misurato, per uno spazio ecclesiale
Il lavoro dello studio luoghiCOMUNI per la Sinite Parvulos è un progetto che, in punta di piedi, restituisce nuova vita a uno spazio che da ottant’anni accompagna il cammino educativo e spirituale di generazioni di bambini e ragazzi di Roma.
L’impegno dello studio luoghiCOMUNI ha preso le mosse da due vincoli primari: la necessità di un adeguamento impiantistico e normativo completo dei locali, volto a garantire accessibilità, sicurezza e funzionalità e una completa rifunzionalizzazione degli spazi pensata per rispondere in maniera puntuale alle esigenze operative e commerciali del COR (Centro Oratori Romani) , il tutto con un occhio sempre attento al budget, cosa che ha richiesto uno sforzo creativo nell’utilizzo delle risorse disponibili.
Per rispondere a queste condizioni, lo studio ha sviluppato un progetto di rifunzionalizzazione intelligente, dove ogni scelta è orientata da criteri di sobrietà, chiarezza e durabilità. Gli arredi principali sono stati selezionati tra prodotti di fascia commerciale, scelti per la loro economicità e versatilità, e rieditati con interventi mirati: modifiche nelle finiture, integrazioni su misura, adattamenti modulari. Ne è nata una linea di arredo che, pur nella semplicità, restituisce unità visiva e dignità progettuale, adattandosi perfettamente all’architettura esistente.
Il risultato è un ambiente accogliente e ordinato, in cui il visitatore può muoversi con facilità tra oggettistica religiosa, arredo liturgico, libreria tematica e materiali per l’oratorio e la catechesi.
L’architettura che serve, non che appare
Una delle sfide più significative affrontate nel progetto è stata la presenza pervasiva delle tubazioni impiantistiche, inevitabili per la rifunzionalizzazione tecnologica dei locali, ma visivamente invasive. Lo studio ha affrontato questo tema evitando soluzioni scenografiche e optando per strategie di mitigazione visiva:
- L’uso del colore, con una palette coerente e neutra, capace di minimizzare l’impatto degli elementi tecnici a vista e creare un fondale omogeneo;
- La disposizione ragionata degli arredi, progettata in modo da interrompere la continuità visiva degli impianti e creare una gerarchia percettiva che pone al centro l’esperienza del visitatore;
- La modularità delle isole espositive, che consente una gestione flessibile degli spazi e al contempo contribuisce a “strutturare” lo spazio in maniera ordinata e armonica.
“SINITE PARVULOS VENIRE AD ME”
L’inserimento della scritta “SINITE PARVULOS VENIRE AD ME” (“Lasciate che i bambini vengano a me”, Marco 10,14) al centro del progetto di rifunzionalizzazione del COR non è solo una scelta estetica, ma un atto profondamente identitario. Questa frase evangelica, collocata con evidenza sulla parete principale, diventa il cuore semantico e spirituale dello spazio. La posizione centrale e visibile della scritta, proprio sopra l’isola operativa baricentrica, rafforza l’idea di uno spazio che si sviluppa attorno a un principio guida. Questo non è solo un luogo fisico, ma un ambiente che trasmette un messaggio costante a chi vi entra. Il nuovo layout, con l’isola centrale che distribuisce funzioni operative e casse, si fonda su una visione aperta e interconnessa degli spazi. L’iscrizione si inserisce in questa logica, diventando una soglia narrativa che lega visivamente e concettualmente le diverse aree in un tutto coerente.
Un progetto al servizio della comunità
L’attenzione al dettaglio si traduce in un design che mette al centro la funzione comunitaria della Sinite Parvulos: ogni intervento, dal disegno degli espositori fino alla scelta dei materiali e delle finiture, è pensato per facilitare l’accesso e l’esperienza d’acquisto del pubblico, prevalentemente composto da parroci, catechisti, educatori e famiglie.
Il risultato finale è un ambiente che sa essere sobrio senza rinunciare al calore, in linea con lo spirito di servizio che da sempre anima l’associazione.
L’intervento di luoghiCOMUNI si inserisce pienamente in una tradizione di architettura pastorale, dove il progetto non cerca l’autoreferenzialità ma si fa strumento al servizio della comunità. Anche in presenza di risorse contenute, è possibile dare forma a spazi belli, funzionali e rispettosi, dove la sobrietà diventa cifra estetica e spirituale insieme.
Oggi, entrare nella Sinite Parvulos significa trovare non solo un punto vendita ben organizzato, ma soprattutto un luogo coerente con la sua missione, dove ogni elemento architettonico e di design è messo al servizio di un compito più grande: educare, accompagnare e sostenere i piccoli e chi se ne prende cura.









